Sentiero n . 3 Dei Sassi neri |
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Sentiero n.3 Dei Sassi neri Ambiente Fauna e Geologia Pendici meridionali del Monte Conero, nella Riserva naturale. Da Sirolo alla spiaggia ghiaiosa su aree in frana e rimboschimenti.Spiaggia ghiaiosa e piattaforma d'abrasione. Eccezionale presenza avifaunistica con passeriformi di bosco (cincia mora, rampichino, crociere) e di macchia , picchio rosso maggiore. Falesia marnosa. Panoramiche sulla fascia costiera. Itinerario l tratto iniziale dl questo percorso si sovrappone all'itinerario 2. Prima di giungere al cimitero, si prende l'ampia strada chiusa al traffico sulla destra che conduce al mare. Dopo un breve tratto rettilineo si svolta a sinistra; superata una casa colonica si inizia a scendere all'interno della pineta. L'intero tratto in discesa attraversa serie di cumuli d frana e detriti che dal versante scendono verso i! mare. Giunti a un bivio si prende a destra, dopo aver attraversato un bosco si giunge a due ristorant ( aperti solo nella stagione estiva ) dai quali e’ possibile accedere alla spiaggia. Camminando lungo la riva in direzione di Ancona, si percorre una spiaggia ghiaiosa costituita da piccoli ciottoli candidi provenienti dall’erosione del tratto costiero posto più a N. Successivamente in corrispondenza dei terreni calcarei della Scaglia Rossa, la costa diventa rocciosa. Nella zona di passaggio tra la spiaggia della ghiaiosa e il tratto roccioso si osservano blocchi calcarei bianco-grigiastri e rossastri della Scaglia Variegata che è possibile discendere in successione dai termini calcarenitici e calciruditici più recenti fino a quelli calcarenitico-calcareo-selciferi più antichi. |
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Legenda 4 GIACIMENTO PREISTORICO DEL PANTANO. A quota 550-525 m. s.l.m. a SW rispetto alla sommità del M.Conero(m 572), nella zona centrale di un pianoro denominato il "Pantano", è stato individuato un giacimento preistorico caratterizzato dal reperimento in situ di industria litica riferibile al Paleolitico interiore, all’età del bronzo, del ferro ed all’epoca romana (III-II a.C.) 5 S.PIETRO AL CONERO. Unica rimasta di 2 chiese (dedicata quella più a sud a S.Benedetto, l'altra a S.Pietro) donate nel 1038 dai conti Cortesi fondatori di Sirolo, Varano e Falconara all’abate Guimezzone per l'istituzione di una comunità religiosa. Nel XVI sec. i Benedettini lasciarono la casa di cui presero possesso i monaci camaldolesi nel 1510. NeI 1558 la chiesa di S.Pietro devastata da un incendio fu restaurata dai Camaldolesi, mentre la chiesa di S.Benedetto fu abbandonata. L’edificio romanico formato da un’aula rettangolare, a 3 navate ha mantenuto gli elementi stilistici essenziali, pur essendo stata rimaneggiata nei secoli;la facciata risale infatti a restauri sette-ottocenteschi. All’interno l’elemento più caratteristico è rappresentato dagli originali capitelli, tutti diversi, che ornano colonne e piloni. 6 EX CONVENTO. Sul retro della chiesa si possono vedere le celle dell’annesso convento affidato ai Camaldolesi dal Vescovo di Ancona Vincenzo De Lucchis nel XVI secolo. Con l’unità d’Italia (1860) i Camaldolesi furono allontanati in applicazione delle leggi relative alla requisizione di edifici religiosi, l’edificio ando' in rovina. C Cava * Antica fornace G6 Le due sorelle. Bellissimo monumento naturale originatosi in seguito alla erosione selettiva del mare su strati rocciosi a differente composizione e con particolare assetto giaciurale all'interno della formazione dello Schlier ( Miocene inferiore-medio). Gli scogli sono costituiti dagli strati rocciosi più duri che offrono maggiore resistenza all' erosione marina. G7 GROTTA DEGLI SCHIAVI. Grotta dovuta all’erosione marina all’interno della formazione calcarea della Maiolica (Cretaceo inferiore). Originariamente essa presentava due aperture verso il mare che sono state ostruite da una frana. Ora è accessibile in barca solo l’ingresso settentrionale per una ventina di metri. G9 CAVA Dl MASSIGNANQ. Importante affioramemto di Scaglia cinerea in cui i foraminiferi bentonici e planctonici sono abbondanti ed in ottimo stato di conservazione. Ciò ha permesso di individuare una sezione stratigrafica in cui risulta molto evidente il limite Eocene-Oligocene; difatti tale sezione, durante un convegno internazionale, è stata proposta come sezione "tipo" per il suddetto limite. |